[no_custom_font font_family=”im fell english” font_size=”30″ line_height=”” font_style=”normal” text_align=”left” font_weight=”500″ color=”#3f173b” text_decoration=”none” text_shadow=”no” letter_spacing=”” background_color=”white” padding=”” margin=”” show_in_border_box=”no” border_color=”” border_width=”” text_background_color=”” text_padding=””]Napoli, 11 luglio 2005[/no_custom_font]
Il racconto pubblicato in questo volume, fa parte di una raccolta curata da Aldo Putignano nel 2005 per l’editore Kairos. All’epoca io avevo appena partecipato alla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo nella sezione Writing. La Kairos aveva indetto un concorso letterario per “raccontare Napoli in maniera originale e significativa” e partecipai con Napoli, 11 luglio 2005. Fui selezionata. L’antologia comprendeva due sezioni, la prima dedicata agli scrittori professionisti, la seconda ai vincitori del concorso. Che le mie parole si trovassero accanto a quelle di nomi del calibro di Giuseppe Montesano, Antonella Cilento, Francesco Piccolo, Antonio Pascale, Antonella Ossorio, solo per citarne alcuni, mi rendeva orgogliosa.
Fu anche una bella occasione per collaborare, durante i reading e le presentazioni del volume che seguirono, con Maurizio De Giovanni, che avevo conosciuto sempre in quel periodo in quanto assiduo frequentatore della libreria in cui lavoravo. Una persona straordinaria, dall’eccezionale umanità, sempre disposto ad ascoltare e dispensatore di consigli letterari impareggiabili.
La compagnia italiana di scrittura Homoscrivens supportava il progetto con tutto il suo consueto entusiasmo e l’aria che si respirava insieme a Mariarosaria Riccio, Ugo Ciaccio, Giancarlo Marino, Lucio Ricci (solo per citarne alcuni perché sono davvero tanti), era come sempre stimolante per me che in quel periodo stavo mettendo a fuoco il mio stile e le mie attitudini letterarie.