Il magico potere del decluttering

Diario del decluttering

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Ciao e bentornati nel mio blog! Oggi vorrei parlarvi di un argomento che ha monopolizzato le mie riflessioni per tutto il mese di settembre: il magico potere del decluttering.

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Mi è sempre capitato, una volta tornata dalla trasferta estiva (durante la quale il mio studio come sapete si trasferisce in blocco in un paesino favoloso dell’alto Molise), di voler rimettere in ordine la mia casa-studio di città. Così mi davo da fare sostanzialmente per “spostare” in maniera confusa e forsennata oggetti di vario genere, così da trovare un posto per ogni cosa per poi proseguire in fretta verso la mia solita quotidianità.

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Ecco il decluttering per me ha sempre significato questo: spostare e organizzare le mie cose e quelle della mia famiglia in modo che entrassero tutte nella nostra casa. Ma quest’anno, a furia di fare in questo modo, al mio ritorno mi è sembrato che gli oggetti mi aggredissero. Non c’era più posto nemmeno per uno spillo. Così mi sono vista costretta a cambiare radicalmente approccio. È capitato anche a voi?

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Ho capito che il vero decluttering non significa spostare e organizzare gli oggetti che si possiedono ma eliminare drasticamente quelli di cui non si ha più bisogno. E dopo aver vissuto senza problemi per due mesi in una casa di 40 metri quadri insieme a tutta la mia famiglia e al mio studio portatile, ho capito che le cose di cui hai davvero bisogno sono poche e che quelle che usi quotidianamente sono ancora di meno.

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Ma per iniziare un processo di decluttering vero, cioè di eliminazione definitiva del superfluo, c’è bisogno di una strategia, di organizzazione e pianificazione e soprattutto di tempo.

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Ho letto il famoso libro di Marie Kondo, la regina del decluttering, e sono d’accordo con lei su tante cose ma tante altre mi lasciano perplessa. La frase che però mi ha dato un po’ di coraggio e che mi ha spinto a iniziare senza dubbio questo cammino è quella in cui l’autrice giapponese dice che per compiere un processo di “riordino” vero ci vogliono almeno sei mesi.

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Questo mi ha in qualche modo consolata e mi ha dato fiducia nelle mie capacità: posso farcela e non devo per forza fare tutto subito ma devo prendermi il tempo necessario. Il tempo per meditare, per prendere materialmente tra le mani tutto quello che c’è nello spazio in cui vivo e lavoro e capire se sia arrivato il momento di lasciarlo andare oppure no.

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E voi? Siete pronti a mettere ordine nelle vostre vite? Lo state già facendo? Vi scoraggia solo l’idea? Scrivetelo nei commenti!

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Nelle prossime settimane vedremo insieme quali sono i vari step per affrontare il decluttering con consigli e strategie. Nel frattempo, un abbraccio dalla bottega!

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