Creatività: esci dalla tua comfort zone
Posted on
Gennaio 14, 2020
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Ciao a tutti e ben trovati nel mio blog!
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Questo è il primo articolo che scrivo nel 2020 e mi piacerebbe, proprio per aprire il nuovo anno, confrontarmi con voi su un tema che mi sta molto a cuore: la creatività intesa in tutte le sue forme, non solo quelle che hanno a che vedere con l’arte.
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Molto spesso si ha l’idea della persona creativa come qualcuno che non sappia organizzare, catalogare o mantenere sotto controllo tutto ciò che ha intorno. Qualcuno che dimentica tutto ciò che non è essenziale al proprio processo creativo. Qualcuno che vive in un mondo diverso, scollato completamente dalla realtà quotidiana. Ecco, io non credo che sia così.
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La creatività, per mia esperienza, è qualcosa che tutti gli esseri umani hanno in comune. Una caratteristica legata al nostro stare nel mondo, al nostro saper creare soluzioni quando ci si presenta un imprevisto utilizzando i nostri saperi e modificandoli per arrivare ad inventare nuove strategie. Partire da un know how per sviluppare qualcosa di nuovo, di inaspettato, di risolutivo, di innovativo.
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Ma come si fa a lasciare libera la nostra creatività? Come si fa a coltivarla e darle un terreno sul quale crescere ed esprimersi appieno?
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Io mi sono fatta l’idea che la prima cosa da fare è abbandonare la paura di sbagliare. Confrontarsi con i nostri errori, accoglierli e da quelli imparare a ripartire senza giudicare noi stessi. Uscire dalla nostra comfort zone, spegnere l’altoparlante di quella vocina interiore che ci dice: a fare questo sei negata, non ci provare neppure. E finalmente concederci il lusso di provare, anche quando i risultati magari non sono quelli che avevamo in mente.
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Per spiegare meglio quello che intendo ho scelto la foto di una foglia d’acero colorata con gli acquerelli. Io sono appassionata di incisione e la linoleografia è la mia tecnica preferita (se vuoi saperne di più puoi leggere qui), quella che conosco meglio, la mia comfort zone. Segretamente ho sempre desiderato imparare ad usare tecniche diverse e l’acquarello è una di queste.
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Purtroppo però io e l’acquarello non ci capiamo. Ho in mente un’idea e quando provo a metterla sulla carta mi viene fuori tutt’altro… l’acqua è un elemento che non si domina, va in giro da sola, contamina i colori, decide lei e io questo non riesco ad accettarlo. Ma mi sono intestardita e ho deciso di riprovare abbracciando le mie imperfezioni, cercando di esprimermi a modo mio senza farmi condizionare dalla mia idea molto lineare, controllata e metodica della grafica in generale.
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Chi l’avrà vinta? Io o l’acqua? Questo non lo so. Quello che è certo è che la mia creatività è nutrita dagli errori, dalle imperfezioni, dalle incertezze, dall’incapacità di dominare i miei mezzi espressivi.
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E voi? Cosa ne pensate? Quali spazi lasciate alla vostra creatività perché si esprima a pieno? Come la nutrite affinché cresca e si consolidi?
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Fatemelo sapere qui nei commenti. Alla prossima!
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