Illustrazioni botaniche: cinque consigli per chi ama disegnare

Illustrazione magnolie•••

Ciao a tutti. In questo periodo così particolare per la vita del nostro Paese, non riuscivo più a concentrarmi per scrivere un articolo sul blog. Ho riflettuto a lungo se fosse utile tornare a parlarvi da qui o se fosse meglio restare in silenzio dall’isolamento nella mia bottega. Poi ho organizzato una diretta Instagram per disegnare insieme e la vostra partecipazione, malgrado la mia nota timidezza, mi ha fatto capire che sì, è giusto continuare a parlare da qui. È giusto condividere con voi le mie passioni e spronarvi a coltivare le vostre, perché è questo che ci rende speciali e che ci sprona ad andare avanti: la creatività. Per questo oggi vorrei dare a chi di voi ama disegnare e desidera imparare a farlo, qualche piccolo consiglio. Dei suggerimenti che possono tornarvi utili quando decidete di prendere una matita in mano, cosa che molti di voi magari stanno facendo durante la quarantena.

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Come sapete, la mia tecnica privilegiata è la linoleografia. Ne ho scritto tanto sul blog, ad esempio qui . Ma per incidere un buon timbro c’è bisogno innanzitutto di un buon disegno e quindi anche questa fase del lavoro è per me fondamentale. I soggetti che mi affascinano sono ovviamente ispirati alla natura, che è il cuore della mia attività. Quindi ecco i miei cinque consigli utili per iniziare a disegnare un’illustrazione botanica.

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1. Riferimenti. La prima cosa che faccio quando ho intenzione di mettermi a disegnare è cercare dei riferimenti. In questa fase preliminare del lavoro tutto mi è utile: libri di botanica, tavole illustrate antiche, fotografie di fiori e piante dal vivo e, ovviamente, un esame attento di come gli altri illustratori hanno interpretato la pianta o il fiore che desidero riprodurre. Costruisco quindi una mood board, una sorta di bacheca mentale con tutti i riferimenti che colpiscono la mia attenzione.

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2. Focus. Un disegno è un disegno, questo è vero. Non deve necessariamente avere una utilità se non quella di liberare la nostra creatività. Però, prima di iniziare, io mi ricavo sempre un momento per focalizzare l’attenzione e capire come andrò a utilizzare la mia illustrazione. Mi serve come base per un timbro? La userò per decorare uno specifico prodotto? Desidero semplicemente decorare il mio bullet journal? Queste riflessioni mi aiutano a capire come impostare il lavoro.

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3. Geometria. Nell’illustrazione botanica trovo che la geometria aiuti moltissimo a preparare un disegno. Una volta fatta una mood board e focalizzato lo scopo dell’illustrazione, ridurre il disegno a delle forme geometriche essenziali mi aiuta a portare avanti il lavoro in maniera più ordinata. Quindi inizio col tracciare forme semplici con una matita dalla mina dura che mi servono per inscrivere il fiore o le foglie che ho in mente.

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4. Flow. Questa fase del lavoro è quella che preferisco. Lasciarsi andare, assecondare il flusso dell’energia creativa che si canalizza sulla punta della matita o della penna o di qualsiasi mezzo abbiamo scelto per esprimerci, è assolutamente rilassante, liberatorio ed è un modo per entrare in contatto con se stessi lasciando per un po’ tutto il resto all’esterno. In questo momento l’esercizio più utile è quello di spegnere per un momento il nostro io controllore, quello che giudica le nostre capacità e possibilità e sentirci liberi di esprimerci senza badare al risultato. Nessun giudizio, nessuna competizione.

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5. Godersi il risultato. Ecco, il disegno è lì davanti ai nostri occhi. È proprio come lo volevamo? Magari no. Ma l’importante è godersi comunque il risultato. Abbiamo dato sfogo alla nostra creatività, ci siamo immersi nel processo, siamo entrati in contatto con noi stessi. Questo è l’importante. Possiamo provare e riprovare all’infinito. Possiamo cercare il nostro stile in quello che adesso a prima vista ci sembra sfocato, non conforme alle nostre aspettative. Tutto è possibile! •••

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